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Ieri 29 Luglio nella sala consiliare Andrea Milano si è tenuto il Consiglio Comunale, durante il quale, con un potente sforzo di sintesi delle nostre richieste relative ad argomenti diversi, è stata proposta, su iniziativa della vicesindaca Di Gennaro, l’istituzione di una commissione speciale per lo studio e l’elaborazione di uno schema di regolamento per le riprese audiovisive in diretta streaming del consiglio comunale.
Si è dimostrata l’ennesima presa in giro l’approvazione del nuovo regolamento annunciata 2 mesi fa all’ultimo Consiglio.
Una chiara provocazione montata per perdere tempo su argomenti (trasparenza e partecipazione) che pare siano solo di nostro interesse.
Abbiamo iniziato depositando in forma scritta il nostro intervento a riguardo, che, oltre a ribadire che le dirette streaming possono essere effettuate subito, in accordo con il regolamento del Consiglio Comunale approvato nel 2011 dal gruppo dell’Alba della Libertà (leggi: prima dice una cosa e poi ne fa un’altra), metteva in luce alcune mancanze tecniche per l’istituzione della commissione che avrebbe necessitato di un suo regolamento da approvare preventivamente in consiglio.
Di fronte alla nostra posizione, (consultabile qui) apertamente contraria a tale processo, con il ritrovato silenzio della Di Gennaro (condito da alcuni sorrisi e qualche ghigno) è giunto, puntuale, l’intervento dell’assessore De Lucia, che ha spiegato che la proposta della commissione era in realtà opera sua.
L’opera era intesa a ribadire un concetto : “la minoranza prima chiede una cosa, e poi, ad un passo dall’ ottenerla, la rifiuta”.
Niente di nuovo, siamo ormai abituati a queste tattiche da quattro soldi.
Abbiamo dunque chiesto come avrebbero deciso di procedere a proposito e, finito il solito teatro, ci è stato detto che la proposta sarebbe stata ritirata se le nostre intenzioni di voto fossero state negative (incredibile!).
Una proposta di dialogo quindi, offertaci con un mezzo improprio, che improvvisamente non è più così importante (continua il silenzio della Di Gennaro) e che, col nostro voto negativo, avrebbe offerto la scusa definitiva per mettere la parola fine alla questione diretta streaming.
Pare che la Di Gennaro abbia un regolamento già pronto (sarà vero?) che avremmo certamente approvato in questa seduta, ma era prioritario alimentare la polemica ed allungare i tempi.
Non volendo, in nessun modo, sottrarci al nostro dovere di portare avanti quella che è stata definita una “battaglia” e che invece noi consideriamo un atto dovuto nei confronti dei cittadini, abbiamo accettato di prendere parte alla commissione.
Non permetteremo certo al basso profilo del dibattito politico di privare il paese di uno strumento di civilità!
A data da destinarsi, quindi, la riunione della commissione che sarà composta da Sindaco (o suo delegato), vicesindaca e dalla capogruppo Gabriella Guida.
Riusciranno i nostri eroi a vedere compiuta la missione prima delle prossime elezioni? La speranza è l’ultima a morire. Appuntamento alla prossima puntata, purtroppo ancora non in streaming.
Altro argomento all’ordine del giorno è stato il Regolamento delle destinazioni d’uso delle aree demaniali marittime dell’approdo di Positano.
L’assessore De Lucia, che invece continua ad occuparsi della sostanza, compie un nuovo piccolo passo verso la realizzazione di un nuovo modello di gestione degli spazi della banchina, che assomiglia più ad un intervento, in emergenza, per fronteggiare le indegne condizioni in cui versa il nostro approdo.
Grazie alla legge regionale n°5 del 2021, infatti, le funzioni amministrative relative al rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo nei porti di rilevanza regionale sono conferite ai Comuni.
E il Comune di Positano, per una volta, non ha perso l’occasione per mettere le mani su quello che si prospetta un ottimo affare (è una questione di priorità).
Peccato che il regolamento presentato in consiglio consistente in appena 6 articoli sia apparso piuttosto generico e privo di alcun orientamento che possa regolare e migliorare lo sviluppo del nostro approdo.
Per quanto riguarda l’area del “pezzotto” e la sezione centrale della banchina non sono previsti cambiamenti sostanziali, mentre, per l’area attualmente interdetta, viene previsto un lavoro non meglio definito per l’attrezzaggio e la destinazione ad ormeggio.
Su questo punto è intervenuto l’assessore De Lucia che ha specificato che questo lavoro avverrà entro massimo 10 giorni e consisterà nell’innalzamento di circa 40 cm del tratto di banchina e l’installazione di una piattaforma per lo sbarco.
Inoltre ci abbiamo tenuto a precisare che mentre la striscia esterna dell’approdo resta di competenza della Regione Campania che continuerà, in piena autonomia, a gestire i collegamenti marittimi, la parte sovrastante queste aree potrà essere direttamente gestita dal comune che potrà concedere (con quali criteri non sappiamo) concessioni che prevedano l’installazione di strutture da destinare praticamente ad ogni attività: biglietterie, info point, eventi di ogni tipo, bar, accoglienza per passeggeri croceristi, per i quali si precisa che sarà possibile organizzare degustazione di prodotti locali e spettacoli.
A tale ricchezza di dettagli nel fornire un ricco ventaglio di possibilità di sfruttamento commerciale del molo, non corrisponde altrettanta cura nell’offerta di servizi relativi alla sicurezza.
Nessuna delle aree descritte viene preventivamente destinata al soccorso o all’organizzazione dell’assistenza sanitaria.
Nuovamente l’assessore De Lucia ha ribadito che non ci sono accordi definiti con l’ASL Salerno e che per questo motivo non è stato ancora inserito nel regolamento questo servizio.
Questo regolamento, anche se misero, darà più autonomia al Comune per agire sul molo su alcune questioni, indipendentemente dalla Regione Campania, ed è per questo che abbiamo espresso voto favorevole ribadendo comunque la necessità di impiegare maggiore impegno sui servizi fondamentali, in particolare i servizi sanitari necessari per garantire agli operatori la possibilità di operare in sicurezza e all’intero paese di poter essere orgoglioso, anche in questo senso, della qualità della propria offerta.
Ultimo argomento all’ordine del giorno è stata la verifica degli equilibri di bilancio, dei quali, manco a dirlo, non si accenna a mettere in discussione l’efficienza.
Il bilancio di rendiconto 2021 è stato chiuso con un risultato di amministrazione di quasi 7 milioni di euro.
Con il bilancio di previsione del triennio 2022-2024 è stato previsto l’utilizzo di una piccola parte dell’avanzo di bilancio.
Con la delibera odierna e le minime variazioni e relativi assestamenti, il Comune di Positano, continua a possedere un piccolo tesoro che amministra in pieno stile Paperon de Paperoni.
Qualcuno (i cittadini) contribuisce ad alimentare questo sano bilancio comunale, qualcun altro (gli amministratori) continua a non fornire adeguate proposte di investimento dei soldi pubblici.