Cos’altro dobbiamo aspettarci da un Sindaco che pensa di poter ignorare le leggi che ha giurato di far rispettare?

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Si è celebrato ieri, 29 novembre 2021, il Consiglio Comunale convocato in sessione straordinaria lo scorso giovedì e che ha visto all’ordine del giorno diversi argomenti.

Prima di passare alla loro discussione, il Sindaco ha annunciato, prendendo atto della sentenza Tar che ha condannato il Comune di Positano, di procedere alla nomina della giunta tenendo finalmente in considerazione le quote di genere previste dalla legge.

L’assessore Antonino di Leva lascia il posto ad Anna Celentano.

Più di un anno fa infatti il nostro gruppo consiliare aveva richiesto l’annullamento della nomina della giunta portando all’attenzione del Sindaco Guida l’irregolarità della sua formazione. Una modifica che poteva avvenire senza passare per vie legali, in modo autonomo.

Purtroppo la richiesta è rimasta inascoltata, e la nota con la quale era stata inoltrata non ha mai ricevuto risposta.
Per questo motivo alcune consigliere del Gruppo, insieme ad altre donne di Positano, sono state costrette a fare ricorso presso il tribunale amministrativo (TAR) di Salerno che a distanza di un anno ha dato loro ragione.

La legge Delrio prevede che la giunta del nostro paese rappresenti ogni genere in misura non inferiore al 40%: due donne , quindi, devono sedere nella giunta di Positano.

Nel corso di quest’anno il Sindaco ha espresso in più occasioni, compresi i consigli comunali, la propria volontà di ignorare tale legge nella convinzione (evidentemente sbagliata) che la giunta debba essere composta dai candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, con la benevola eccezione accordata all’unica donna eletta alla quale è stato dato anche il premio dell’incarico di Vicesindaca.

Positano dunque si è trovata ad essere governata da una giunta “eletta dal popolo” anziché dal Sindaco?

No, Positano si è trovata ad essere governata da una giunta irregolare per volere di un Sindaco che pensa di poter scegliere, a suo piacimento, se e quando rispettare la legge.

Nel corso del processo, il Comune di Positano, nelle memorie difensive, non ha esitato a rafforzare il concetto di impossibilità a reperire donne disponibili (dopo averne formalmente contattate appena cinque) distorcendo l’immagine delle donne positanesi, interessate al lavoro e alla famiglia e perciò incapaci di dedicarsi all’attività politica.

È stata scritta, in questo modo, una pagina triste della storia di Positano alla quale abbiamo dovuto anche aggiungere l’imbarazzante cabaret del Consiglio Comunale durante il quale si è cercato di utilizzare il paradosso per giustificare l’evidente mancanza del Sindaco.

Violando per l’ennesima volta la sacralità dell’assemblea, si è cercato goffamente di far ricadere la colpa della “sostituzione” sulle consigliere di minoranza che hanno presentato il ricorso e che, a detta del Sindaco, dovrebbero sostituire una consigliera donna con un uomo per rispettare gli equilibri di genere.

Non sono mancate battute, risate e commenti sia da altri consiglieri che dal pubblico di parte che si è speso in applausi a comando.

Chiariti una volta per tutte due concetti fondamentali:

– i consiglieri vengono eletti in base alle preferenze ottenute, mentre la Giunta viene nominata dal Sindaco

– è nelle facoltà del Sindaco scegliere chi rimuovere dall’incarico indipendentemente dai voti ottenuti lo scorso anno

si è potuti poi procedere alle dichiarazioni dell’assessore uscente e della neo assessora.

Dichiarazioni cariche di risentimento verso il gruppo di opposizione per il consigliere Di Leva, mentre Anna Celentano ci ha tenuto subito a precisare che effettivamente aveva in passato rifiutato di ricoprire l’incarico (si, era una delle cinque donne interpellate dal Sindaco), ma che adesso “la situazione è cambiata” ed evidentemente, si è convinta a dar seguito alla scelta di candidarsi mettendosi al servizio della Grande Famiglia dell’Alba della Libertà.

Il patriarca ha gioito. Il Sindaco gongolava. Le sostenitrici hanno applaudito. La Vicesindaca è rimasta muta pur avendo una delega alle pari opportunità.

Il sipario è infine calato su una tristissima rappresentazione della politica positanese.

Quella alla quale purtroppo molti si sono abituati.

Meritava l’assessore Di leva di essere messo in questa posizione? Crediamo di no e ne riteniamo responsabile il Sindaco che con le proprie scelte scellerate ha messo il paese in una situazione di instabilità senza alcun motivo valido.

La Costiera ci ha seguito, le donne del mondo della politica si sono complimentate, i nostri mariti, compagni, fratelli, cugini, amici hanno condiviso con noi la soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo, quello di aver difeso la legge ed aver restituito al paese la dignità che merita.


Cos’altro dobbiamo aspettarci da un Sindaco che pensa di poter ignorare le leggi che ha giurato di far rispettare?

Cos’altro dobbiamo aspettarci da un Sindaco che pensa di poter ignorare le leggi che ha giurato di far rispettare?