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Chi é cresciuto a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 non può NON ricordare la famosa pubblicità “dell’alone viola”, che incuteva timore e angoscia.
Probabilmente, a buon o cattivo motivo, questo spot ha segnato quella generazione che si é trovata a combattere, proprio come oggi, con uno sconosciuto e invisibile nemico, l’AIDS.
Dopo 40 anni, grazie agli enormi passi avanti fatti dalla ricerca, viene definita una malattia cronica.
Questo è stato un grande successo in medicina, ma ha prodotto un effetto negativo, oggi non si parla abbastanza di questa malattia, che non é scomparsa e verso la quale non bisogna abbassare la guardia. Infatti dagli ultimi dati emerge che i contagi, dal 2012 ad oggi sono in calo, ma le fasce più colpite sono quelle dei giovani tra i 25-29 anni, probabilmente proprio per la mancanza informazione.
Per questo motivo in questo periodo ultimo, politici e specialisti hanno ritenuto necessario riaccendere i riflettori, su HIV e AIDS, ed é gia pronta una proposta di legge (tra alcune richieste, la possibilità agli adolescenti di fare il test senza il consenso dei genitori, per evitare diagnosi tardive).
Per lungo tempo si é pensato che questa fosse una malattia che contraevano solo gli omosessuali.
Ma questo é un grande errore, anzi oggi i dati dicono tutt’altro, la diffusione riguarda tutti e non fa distinzione tra, etnia, orientamento sessuale, e ceto sociale.
Il sesso non deve essere vissuto con paura, ma consapevolmente, soprattutto quando si conduce una vita sessuale senza un partner fisso.
Chi contrae il virus dell’HIV e risulta sieropositivo potrebbe non sviluppare mai i sintomi della malattia, se trattata precocemente, riducendo il rischio di convertire tale virus nella malattia, cioè l’AIDS, sindrome da immunodeficienza acquisita.
Oggi, esistono cure antiretrovirali in grado di abbattere la mortalità, portando la carica virale a zero, che rimane nel corpo in maniera inattiva, in modo tale da poter bloccare la progressione fino alla malattia ed evitare di infettare gli altri.
Negli anni ’80 la diagnosi di HIV corrispondeva ad una condanna a morte, oggi si riesce a condurre una vita regolare, ma rispettando rigorosamente una terapia farmacologica che dura tutta la vita.
L’istituzione di una giornata mondiale nasce proprio con lo scopo di prevenire, attraverso una corretta informazione.
Importantissimo scongiurare di infettarsi con l’HIV avendo sempre rapporti sessuali protetti. Per limitare la diffusione dell’infezione è importantissimo sottoporsi periodicamente al test se non abbiamo un partner abituale.
Eseguire il test è semplicissimo, basta effettuare un prelievo di sangue, si può effettuare sia privatamente che in strutture pubbliche. In quest’ultime è gratuito e anonimo. Il Servizio Sanitario Nazionale, insieme ad associazioni come ANLAIDS e LILA, prevedono un supporto di prevenzione e assistenza medica gratuita per le persone positive al test HIV.