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La storia delle dirette streaming del Consiglio Comunale di Positano ha dell’incredibile e crediamo sia necessario riavvolgere il nastro delle puntate precedenti per avere un quadro più chiaro e dettagliato.
Questa lunga storia inizia il 24 gennaio del 2011, data di approvazione dell’attuale regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. L’allora Sindaco Michele De Lucia, per convincere i consiglieri di minoranza circa la bontà del nuovo regolamento, dichiarava:
“Di particolare rilievo, mi preme sottolineare, sono alcuni aspetti innovativi della disciplina contenuta nel regolamento sottoposto oggi alla vostra attenzione come la possibilità, ora prevista, di trasmettere sul web le sedute del consiglio. La previsione, oltre a rappresentare un importante adeguamento alle esigenze dei tempi, costituisce un momento per facilitare la partecipazione dei cittadini e di chiunque fosse interessato ai temi discussi in consiglio. E’ per questo che vi chiedo di approvare la presente proposta.”
A votare favorevolmente c’erano anche l’attuale Sindaco, Giuseppe Guida, Raffaele Guarracino e Antonino di Leva.
La discussione si potrebbe esaurire qua perché è chiaro che ciò che manca per trasmettere in streaming le sedute non è certo uno strumento regolatorio, bensì la volontà politica.
Nelle due amministrazioni De Lucia, infatti, lo streaming non è mai stato effettuato. Due anni fa, poi, la discussione è stata riportata all’attenzione dell’amministrazione dal nostro gruppo consiliare.
Il Sindaco Guida, a parole, ha sempre detto che questo era un punto importante per l’Alba della Libertà.
C’è stato anche uno scambio con il Prefetto, il quale ha affermato che la ripresa e la trasmissione via web delle sedute dipendevano dalla volontà del Sindaco.
Anche per il Prefetto, quindi, il diniego finora avuto è causato dalla mancanza di volontà politica e non dalla necessità di un previo regolamento.
Giungiamo al penultimo episodio di questa strana saga: nello scorso Consiglio, dopo due anni di silenzio tombale, prende finalmente la parola la vicesindaca Margherita Di Gennaro dicendo che il regolamento per le dirette streaming è pronto e che sarebbe stato presentato alla successiva riunione del Consiglio.
Ed eccoci ad oggi, con una proposta di istituzione di una commissione speciale della quale non abbiamo bisogno, e per la quale non risultano definiti termini di durata da rispettare per la redazione del regolamento.
Siamo quindi di fronte all’ennesima presa in giro del Sindaco Guida che è perfettamente consapevole che tutto questo gioco serve solo a perdere tempo.
Se davvero ci tenenessero alle dirette streaming, approverebbero il regolamento come fanno per tutti gli altri argomenti. Nell’ultimo consiglio all’ordine del giorno c’era il regolamento per l’approdo di Positano. Come mai non hanno proposto di istituire una commissione straordinaria per questo?
Le Commissioni consiliari si dovrebbero istituire per temi quali la trasparenza, il piano spiagge, il piano urbano del traffico, l’emergenza relativa alla carenza di servizi sanitari sul territorio, l’aggiornamento di tutti i regolamenti, solo per citarne alcuni.
Permetteteci poi, anche una considerazione tecnica.
Stando al combinato disposto degli articoli 31 e 32 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, nessuna commissione può essere istituita prima dell’approvazione del regolamento sul funzionamento della commissione stessa. In questa proposta di delibera non si fa riferimento a nessun regolamento sul funzionamento della commissione e, pertanto risulta essere impropria. A supporto delle nostre tesi, oltre alla lettura di facile interpretazione degli art 31 e 32 riportiamo anche le parole del segretario comunale Mario Rogato in carica al momento dell’approvazione del succitato regolamento che specificava: “il Consiglio Comunale, qualora lo ritenga opportuno, istituisce nel suo seno con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari commissioni permanenti, speciali, di garanzia e controllo oltre alla facoltà prevista dal comma 4 di istituire commissioni speciali. E’ pacifico che il regolamento per la disciplina di dette commissioni sia un regolamento adottato comunque dal consiglio comunale e non dall’istituenda commissione.”
Quindi per funzionare, la Commissione dovrà aspettare che il Consiglio comunale adotti un regolamento sul suo funzionamento che, ovviamente, oggi non è all’ordine del giorno.
Diteci voi se questa non è una perdita di tempo e soprattutto una presa in giro per i tanti cittadini a cui viene negato il diritto di ascoltare i nostri dibattiti e di partecipare attivamente alla vita pubblica del paese.
Ad oggi non ci resta che aspettare la prima convocazione di questa commissione straordinaria appena istituita, che se arriverà, ci vedrà pronti a promuovere, come sempre, la trasparenza e la partecipazione, contro l’oscurantismo e la censura.