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Cari concittadini,
Ben tredici anni fa l’Alba della libertà vinse le elezioni per la prima volta promettendo, appunto, libertà.
Dicevano libertà, ma intendevano chiudere entrambi gli occhi su concessioni, parcheggi selvaggi, abusi edilizi. Questo è stato il loro mantra, ovviamente declinato di volta in volta a seconda del richiedente.
Sei un mio sostenitore? Libertà concessa!
Non sei un mio sostenitore? Mi dispiace, bisogna rispettare le regole …ma se alle prossime elezioni mi voterai, potremmo aiutarti!
In questo modo le amministrazioni De Lucia prima, e Guida poi, hanno promosso la prepotenza e la noncuranza come modus operandi, calpestando chi ha il buon senso di rispettare il prossimo e il pubblico.
Ebbene, l’indecoroso spettacolo a cui noi tutti assistiamo è la diretta conseguenza di questo atteggiamento.
Come i genitori hanno il compito di dover negare alcune concessioni ai figli per evitare loro nefaste conseguenze, così gli amministratori hanno il dovere di prendere delle decisioni nell’interesse della comunità, riuscendo a guardare lontano e considerando in anticipo gli effetti negativi che queste potrebbero avere.
È sotto gli occhi di tutti che chi ci ha amministrato negli ultimi 13 anni non è stato in grado di prevedere l’overtourism: il fenomeno per il quale le mete turistiche vengono invase da un numero eccessivo di visitatori. Una mole enorme di persone che si sta riversando nel nostro paese: troppo piccolo per contenerle, impreparato a governarle.
Questa amministrazione non è stata in grado di fornire nessuna soluzione al problema.
Né soluzioni “piccole”, per esempio:
-Costruzione di bagni pubblici;
-Previsione di un numero adeguato di vigili e ausiliari del traffico nei luoghi cruciali;
-Installazione di tabelle intelligenti in grado di segnalare in anticipo il numero di posti auto disponibili all’interno del paese.
Né soluzioni “grandi”:
-Nuova progettazione della banchina per permettere le operazioni di imbarco e sbarco in sicurezza per traghetti e charter;
-Parcheggi pubblici per togliere macchine dalla statale;
-Progressiva pedonalizzazione del centro.
Tutto questo avendo avuto a disposizione 13 anni di libertà concessa loro dal voto dei positanesi.
Il risultato lo stiamo pagando a caro prezzo con l’invivibilità del paese in cui viviamo.
Ognuno di noi si sente sempre meno indigeno di una terra manipolata ad immagine e somiglianza di turisti mordi e fuggi.
La mancanza di visione degli amministratori dell’Alba della Libertà oggi presenta il conto!
Problematiche chiare da tempo ad una parte della cittadinanza, che lamentavano da anni i problemi legati al flusso esagerato e non gestito di persone nel nostro territorio, oggi emergono grandi come la luna piena d’estate che sorge da Praiano e che qualcuno ha provato a tenere nascosta con il dito.
L’ulteriore problema è che dell’incapacità di Positano di gestire la situazione se ne sono accorti anche i turisti, che stanno invadendo i social di immagini raccapriccianti di Positano, che mi fanno vergognare.
Chissà, anche chi ricopre cariche più importanti della mia prova lo stesso sentimento?
Tredici anni senza visione, senza alcuna capacità di adattamento ad un tempo che cambia alla velocità della luce, senza interesse ad amministrare realmente, e Positano ferma all’età della pietra.
Il danno di immagine ed economico è stato già prodotto.
Positano è già invivibile per cittadini e turisti.
Ora questo triste dipinto può avere due risvolti:
Uno negativo. Continuando a non far niente. Questo risultato è il più facile da ottenere, basta fare come si è sempre fatto;
Ed uno positivo. Iniziare a lavorare seriamente per il bene di questa comunità, prima che questa sia costretta ad emigrare, proprio come sono stato costretto io e tanti altri come me.
Il primo suggerimento è quello di investire tutte le risorse economiche e tutte le energie mentali in due settori che sono stati trattati in maniera troppo superficiale dall’Alba della libertà: sanità e ambiente.
Perché quando anche questi inizieranno a presentare il conto sarà troppo tardi e, a mio avviso, non manca molto tempo.
Cari concittadini, so che molti tra voi fanno un lavoro eccellente e, nel proprio piccolo, e ogni giorno, difendono questo paese, la sua bellezza, la sua unicità, la sua storia, la sua vera ricchezza.
È giunta l’ora di unire le forze e provare a remare insieme nella stessa direzione, quella suggerita dall’amore per questa terra.
Non abbandonatevi al pensiero di essere soli. Siamo in molti su questa barca!
Vito Mascolo